Venerdì, 22 Novembre 2024
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RSU 2012: GRAZIE!

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Nelle parole della Segreteria Nazionale tutto il grazie per il percorso di questi mesi.

Siamo alle battute finali di una intensa tornata elettorale per il rinnovo delle RSU, al termine di una campagna organizzata da tempo, fatta di idee, progetti, proposte chiare e condivise, frutto di un confronto non sempre facile.

Una campagna resa particolarmente difficile dalle condizioni in cui ci troviamo a vivere e lavorare, con una crisi economica e un regime di contrazione finanziaria che attanaglia famiglie, lavoratori, imprese; e un governo che impone tagli e sacrifici, depotenziando in primis il servizio pubblico, senza interrogarsi profondamente su soluzioni forse più difficili e coraggiose, ma più eque. Insomma una campagna partita sotto nubi minacciose e proseguita sotto un cielo ancora più plumbeo.

Molto abbiamo già ottenuto, molto c’è ancora da fare, con la collaborazione di tutti. Siamo in linea con l’Europa: anche i sindacati europei si interrogano sui molti modi possibili per superare la crisi senza far venire meno i servizi, anzi potenziandoli e rendendoli più produttivi.

La nostra funzione sarà sempre quella di vigilare, in tutti i campi, perché ogni processo di trasformazione e di giusta modernizzazione avvenga passando per una valorizzazione della professionalità dei lavoratori. In un momento di grave difficoltà, è fondamentale continuare a crescere insieme divenendo sempre più motivati, esperti e capaci di interpretare le novità offrendo risposte adeguate. La nostra linea continuerà ad essere quella della serietà e della responsabilità.

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Bonanni: occorre aprire una riflessione seria sugli stipendi dei lavoratori pubblici

raffaele-bonanni“Bisogna riaprire una discussione sul riassetto della Pubblica Amministrazione per pagare meglio i lavoratori dipendenti e per ridare loro dignità, dignità che fino ad oggi è stata calpestata". Ad affermarlo è il leader della Cisl Raffaele Bonanni dando vigore alla campagna per le Rsu nel pubblico impiego. “Da Prodi a Berlusconi fino a Monti – ricorda - i pubblici impiegati sono lì con lo stesso reddito e anche denigrati. Non c'è un discorso che riguarda il loro riassetto, o che riguardi la revisione dei livelli istituzionali e amministrativi che è il punto dei punti''.

Commentando i dati Eurostat sugli stipendi italiani, fra i più bassi in Europa, Bonanni parla di retribuzioni  falcidiate dal fisco: “I dati dimostrano che ci sono troppe tasse sul lavoro dipendente, siamo oltre il 50%". Dati che per di più, aggiunge, “posizionano l'Italia al gradino più basso per i salari, e a quello più alto per stipendi di politici e manager pubblici e privati. Questa è la realtà - incalza Bonanni - mai descritta fino in fondo e mai gestita fino in fondo. Non si giustifica che i nostri salari siano sotto la Grecia e sotto Cipro”. Per questo la Cisl “sfida il Governo ad aprire con noi una discussione davvero forte, chiara e trasparente” non solo su un fisco troppo pesante sul lavoro ma anche sulle “disfunzioni del sistema”, su tutti quei “fattori non gestiti” tra cui Bonanni annovera accanto alla pubblica amministrazione anche energia e infrastrutture.

È “sconcertante” secondo Bonanni il fatto che tra tanto parlare di riforme nessuna parola e nessuna iniziativa venga spesa su questi aspetti. "C'è troppa enfasi sull'articolo 18", attacca il segretario, “c'è molta enfasi sul lavoro ma non su ciò che produce il lavoro. Vedo troppe discussioni, troppi polveroni, troppe incomprensioni e troppi tira e molla assolutamente ingiustificati. Per quel che ci riguarda  siamo pronti con le nostre proposte e la nostra battaglia. E’ il momento di fare chiarezza, ammonisce Bonanni: di “dire che il sistema italiano è in ginocchio" e di agire per risollevarlo anche attraverso i salari,  perché “dare forza ai salari significa dare forza ai consumi''.

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Faverin: collaborazione Comuni-Agenzia delle Entrate per il recupero dell'evasione

faverinSecondo il Segretario Generale Giovanni Faverin è fondamentale la compartecipazione dei Comuni alla lotta all’evasione fiscale.  E' positivo il provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate intende avviare la collaborazione con i sindaci ma occorre un piano di formazione e di qualificazione del personale: “Per ottimizzare gli sforzi bisogna puntare sulle competenze”.

“Quella per la riorganizzazione e l’integrazione tra gli enti è una battaglia che portiamo avanti da tempo” spiega il segretario, “Perché grazie alla collaborazione inter-istituzionale si possono migliorare i servizi, far calare i costi e valorizzare il personale. E in questo caso migliorare i servizi significa sottrarre risorse all’evasione, all’illegalità, al lavoro nero per destinarle a consolidare i bilanci e al welfare locale”. Molti sono i settori di possibile intervento dei Comuni, gran parte dei quali di diretto interesse per le attività istituzionali e su cui le amministrazioni municipali dispongono di informazioni particolarmente dettagliate. Si pensi, ad esempio, a urbanistica e territorio, a partire dalla lottizzazione abusiva. Oppure, al recupero dell’Ici/Imu o della tariffa rifiuti.

Un controllo incrociato su entrate e gestione territoriale finalizzato a scovare le imposte locali evase (Ici, imposta sulla pubblicità o l’occupazione di spazi pubblici) ma anche quelle erariali, cioè di competenza dello Stato.

“E’ un esempio di integrazione delle informazioni” conclude Faverin “ma anche delle professionalità impegnate in attività estremamente qualificate. Per questo il prossimo passo deve essere mettere a punto un piano di formazione e valorizzazione del personale. Piano che potrà finanziarsi proprio attraverso le maggiori entrate derivanti dalla collaborazione fra Agenzia e Comuni. Secondo un modello virtuoso che avvantaggia lavoratori e cittadini”.

 

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