Riportiamo un articolo pubblicato da Il Giornale.
Ancora botte ai vigili, e ancora da parte dello stesso ambulante senegalese che tre settimane fa aveva spaccato il naso con un pugno ad un agente della polizia locale. Quella volta il giovane africano era stato liberato la mattina successiva. Una settimana dopo era stato riarrestato per vendita di merce contraffatta, quella volta non aveva reagito, ed era stato nuovamente scarcerato. Domenica sera è ritornato ad usare le maniere forti: pugni, calci e schiaffi a due «ghisa» che lo avevano bloccato. Ma neanche stavolta il giudice ha ritenuto che fosse meritevole di un soggiorno a San Vittore. Processato per direttissima ieri mattina è stato condannato a otto mesi con la condizionale e scarcerato. Con quali speranze che d'ora in avanti mostri più rispetto per i tutori dell'ordine, non è dato
sapere.
L'ambulante che ha dichiarato guerra alla polizia locale di Milano si chiama S.R., è nato in Senegal vent'anni fa, ufficialmente risiede a Pioltello. Il suo luogo di lavoro è a ridosso di piazza del Duomo: via Mercanti, la strada pedonale che va verso il Cordusio e che da qualche mese è diventata, nelle ore serali, un mercatino a cielo aperto. Anche S.R. dispiega abitualmente qui, nel tratto a ridosso di piazza Cordusio, il suo lenzuolo e il suo campionario di borse. Qui era stato fermato l'8 settembre, e senza perdersi in chiacchiere aveva steso con un gancio al volto l'agente della «locale» che cercava di bloccarlo e sequestrargli la merce. Nonostante il naso dell'agente fosse andato in frantumi, il giorno dopo S.R. era già libero. E il 15 lo avevano pizzicato di nuovo, sempre in via Mercanti. Altra denuncia a piede libero.Ed eccoci alla sera di domenica scorsa, intorno alle 19,30. Una pattuglia di agenti in divisa del nucleo antiabusivismo di piazza Beccaria imbocca la strada pedonale provenendo da piazza del Duomo. Stesa per terra, davanti ai dehors dei bar, c'è una lunga teoria di lenzuoli carichi di merce. All'apparizione delle divise, sei o sette ambulanti raccolgono fulmineamente borse e borsette e si danno alla fuga alla velocità di uno Sputnik. Solo il primo della fila, quello che i vigili si trovano più a portata di mano, non riesce a svanire nelle stradine laterali. Gli agenti lo acciuffano e cercano di bloccarlo ma S.R. non si perde d'animo e comincia a divincolarsi e a picchiare come un fabbro. La gente dai dehors assiste incredula alla scena. Alla fine arrivano altri agenti in soccorso dei due colleghi, e il vivace giovanotto viene finalmente immobilizzato e ammanettato.E qui arriva la scoperta: è lo stesso ambulante protagonista di arresti a ripetizione e del cazzotto che ha rotto il naso del vigile. Viene fermato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre i due agenti vengono portati al pronto soccorso per essere medicati. Dopo una notte in guardina, ieri mattina S.R. viene portato all'aula delle direttissime, dove il pm chiede per lui la custodia in carcere. Il giudice a quel punto decide di celebrare direttamente il processo, e infligge all'ambulante otto mesi di carcere: con la condizionale, perché tecnicamente è ancora incensurato non avendo mai ricevuto condanne definitive. Prima dell'ora della merenda, S.R. è libero.
Alfredo Masucci coordinatore CISL Polizia Locale Milano: "la categoria è sempre più esposta a pericoli, quanto dovremo ancora aspettare perchè il Sindaco e la giunta diano esecuzione alla mozione presentata dal consigliere Gabriele Ghezzi e firmata da tutto il consiglio comunale lo scorso febbraio?