05 Giu2012
Inps: firma definitva CCNI
Il 4 giugno è stato definitivamente sottoscritto, da Cisl e Uil, in coerenza con un percorso negoziale che ci ha visto protagonisti nella firma della relativa ipotesi contrattuale, il CCNI 2011 per il personale delle Aree A, B e C.
Nel corso della riunione, la Cisl ha chiesto all'Amministrazione di procedere, con il cedolino del corrente mese di giugno, all'erogazione, nei confronti del medesimo personale, del saldo dell'incentivo ordinario e speciale di competenza dell'anno 2011, nonché di dare corso all'autorizzazione, contenuta nella certificazione del CCNI 2011, all'adeguamento degli stipendi tabellari conseguenti alle selezioni interne aventi decorrenza 01/01/2010 secondo il meccanismo del riassorbimento ivi previsto.
Cisl e Uil hanno inoltre sottoscritto un verbale d'intesa con l'Amministrazione in forza del quale sarà possibile dare avvio ad un tavolo tecnico per la verifica dei riassorbimenti di salario accessorio effettuati nell’ambito della procedura di adeguamento degli stipendi tabellari dei vincitori delle selezioni interne aventi decorrenza 01/01/2010.
La Cisl ha infine sollecitato una rapida chiusura delle procedure di certificazione dell’ipotesi di CCNI Inpdap 2011 in modo da poter celermente procedere alla sua definitiva sottoscrizione.
In allegato, la copia del CCNI Inps 2011.
05 Giu2012
CRI: mobilitazione contro la privatizzazione
Il primo giugno odierna, si è tenuto un nuovo incontro nel quale il Ministro della Salute, Prof. Balduzzi, ha confermato i contenuti, già illustrati nella precedente riunione , del D.lgs. attraverso il quale il Governo intenderebbe riordinare la CRI. Il decreto ripropone la nascita di una Associazione privata, destinata ad assumere dal 01.01.2014 le funzioni esercitate dalla CRI, a cui si affianca, sempre a partire dalla medesima data per esercitare un ruolo di supporto tecnico e logistico nei confronti della Associazione, un Ente pubblico non economico denominato Ente di pronto intervento umanitario.
Tale ente opererebbe sino al 31.12.2016 e, a partire dal 01.01.2017, verrebbe soppresso e posto in liquidazione. Nella riunione del 16 maggio u.s. era stato assunto, da parte del Ministero, l’impegno di riconsiderare la questione occupazionale. Nel testo del D.lgs. non si riscontrano misure in grado di fare fronte alle giuste aspettative dei lavoratori, siano essi lavoratori a tempo indeterminato che a tempo determinato.
Resta invece la privatizzazione della CRI e di tutti i servizi assistenziali e socio sanitari pubblici, che l'Ente ha sinora assicurato alla collettività. L’impianto non offre prospettive e soluzioni che garantiscano sia la tenuta e la qualità dell'attuale livello dei servizi sia l'occupazione che interessa oltre 4000 lavoratori, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro.
Alla fine dell’incontro il Ministro si è reso disponibile a proseguire un confronto che entri nel merito del testo e più precisamente sul tema occupazionale. Le scriventi OO.SS., pur rendendosi disponibili ad un concreto confronto per la salvaguardia dei servizi pubblici e dei livelli occupazionali, mantengono il proprio giudizio negativo nei confronti del disegno di riordino, confermando lo stato di agitazione di tutto il personale della CRI.