Croce Rossa Italiana, proclamato lo stato di agitazione contro il decreto di riordino
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa: “No alla privatizzazione, difendiamo i 4.000 posti di lavoro a rischio”Presidi in tutta Italia. I sindacati non escludono lo sciopero: “Impensabile ridimensionare l’ente in piena emergenza terremoto”
Il giudizio sul decreto di riordino della Croce Rossa Italiana resta decisamente negativo e i sindacati proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale.
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa alzano il livello della mobilitazione e chiedono modifiche sostanziali ad un provvedimento che oltre a comportare la privatizzazione dell’ente, che dal 1° gennaio 2014 diventerebbe un’associazione privata, mette a rischio i servizi alla collettività e 4.000 posti di lavoro.
“E’ impensabile ridimensionare la Cri proprio nel momento in cui sta dimostrando di essere insostituibile. Siamo in piena emergenza terremoto, il personale della Croce rossa è sul territorio e sta dando il massimo per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma. E a cosa pensa il governo? A mettere in atto una finta razionalizzazione dell’ente che ne indebolisce la capacità di azione e ne riduce ruolo e consistenza” attaccano Cgil Cisl e Uil.