“Ecco perchè abbiamo scritto al governo. Ed ecco perché vogliamo essere coinvolti nei piani di revisione della spesa e in quelli di riorganizzazione degli enti. Senza inutili passerelle di piazza, ma con proposte concrete che tengano insieme il risanamento dei conti con le politiche di sviluppo e innovazione. A partire dal taglio dei costi burocratici, dalla semplificazione, dalle politiche per l’occupazione per le imprese, dall’integrazione dei servizi socio sanitari, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro”.