Impegno comune per i risultati, no a inutili protagonismi
Pubblichiamo il comunicato di Faverin (Cisl Fp) e di Scrima (Cisl Scuola).
E’ durata davvero poco l’illusione che una fase nuova si fosse aperta nei rapporti tra organizzazioni sindacali, capaci di mettere in campo su questioni importanti e cruciali (welfare, previdenza, lavoro pubblico) iniziative unitarie ancorate a piattaforme condivise e credibili.Ci hanno pensato la Flc e la Funzione Pubblica Cgil a richiamarci alla realtà di un sindacato double-face, che frequenta insieme agli altri i tavoli di un impegnativo confronto a Palazzo Vidoni su relazioni sindacali e lavoro pubblico (con tutte le controparti datoriali presenti, comprese Regioni, Province e Regioni), ma mette contemporaneamente in piedi manifestazioni di sigla mosse da un unico dichiarato intento: promuovere la propria visibilità con iniziative costruite in modo estemporaneo su obiettivi tanto suggestivi quanto velleitari.
Ancora una volta la storia si ripete: c’è chi è sempre pronto a riempirsi la bocca di proclami sulla contrattazione e la concertazione ma poi si guarda bene dal praticarle seriamente e fino in fondo, e chi si assume l’impegno di costruire per tutti risultati concreti. Se questi verranno, come vogliamo fortemente che accada, sarà ancora una volta per la determinazione con cui la Cisl e la parte coraggiosa e responsabile del sindacato hanno saputo tenere aperta la strada del confronto e del negoziato, mettendo oggi tutti (inclusa la Cgil) in condizione di portare a soluzione alcune delle questioni più spinose con cui da tempo si misura il mondo del lavoro pubblico. A partire dal tavolo sul Protocollo per il lavoro pubblico e da un’agenda che finalmente mette al centro le cose che servono: riorganizzazione, spending review, formazione, qualificazione del personale, nuove professionalità, competenze.
E’ fin troppo evidente, d’altra parte, l’imbarazzo di chi non avendo firmato l’intesa del 4 febbraio 2011 e avendone sempre negato valore e sostanza, si sente scomodo quando i risultati cominciano a venire. Non aiuta certo ad ottenerli un presidio in solitaria, organizzato allo scopo di poter ascrivere a proprio merito gli esiti di un confronto così lungo e difficile, da cui per lungo tempo Fp e Flc Cgil si sono deliberatamente autoescluse. A questo gioco la Cisl dice no: l’unità sindacale presuppone da parte di tutti la capacità di comportarsi in modo chiaro e coerente, di muoversi insieme e in sintonia, senza ambire a ruoli da solista che risultano, in queste circostanze, del tutto stonati.
La campagna elettorale per le RSU è ormai conclusa, i suoi esiti sono ormai noti e richiamano tutti a far prevalere la capacità di dialogare e confrontarsi per dare espressione unitaria al lavoro pubblico e per portare a casa quei risultati che i lavoratori si attendono.