La Cisl, per quanto concerne i lavoratori a tempo indeterminato che allo stato operano presso i Comitati provinciali e locali, ha così ribadito la necessità di inserire nel decreto misure che consentano la collocazione certa per quanti di loro che, esercitando il diritto di opzione che viene previsto, chiederanno di transitare presso altre PP.AA. nonché maggiori garanzie che rendano concretamente praticabile l’opzione, prevista finalmente nella seconda bozza del decreto che si sta – allo stato – esaminando, di rimanere alle dipendenze della CRI.
Ha ribadito anche la necessità di attivare una cabina di regia che operi anche al fine di garantire comunque la ricollocazione dei lavoratori nelle altre PP.AA. anche qualora non fossero ricollocabili nell’ambito della CRI per una sopravvenuta, eventuale limitazione imposta dagli organici che andranno rideterminati dopo l’entrata in vigore del decreto.