Domenica, 24 Novembre 2024
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Riorganizzazione CRI: esito incontro 3 novembre


La Cisl, per quanto concerne i lavoratori a tempo indeterminato che allo stato operano presso i Comitati provinciali e locali, ha così ribadito la necessità di inserire nel decreto misure che consentano la collocazione certa per quanti di loro che,  esercitando il diritto di opzione che viene previsto, chiederanno di transitare presso altre PP.AA. nonché maggiori garanzie che rendano concretamente praticabile l’opzione, prevista finalmente nella seconda bozza del decreto che si sta – allo stato – esaminando, di rimanere alle dipendenze della CRI.

Ha ribadito anche la necessità di attivare una cabina di regia che operi anche al fine di garantire comunque la ricollocazione dei lavoratori nelle altre PP.AA. anche qualora non fossero ricollocabili nell’ambito della CRI per una sopravvenuta, eventuale limitazione imposta dagli organici che andranno rideterminati dopo l’entrata in vigore del decreto.

Per quanto riguarda il personale a tempo determinato la Cisl Fp ha sottolineato come sia necessario fornire, per assicurare a tali lavoratori la continuità del loro rapporto di lavoro, maggiori e più ampie garanzie. Maggiori garanzie che sono possibili alla luce degli impegni che la CRI sarà comunque chiamata ad assolvere e che diventano, fra l’altro, ancora più ampi in forza dei nuovi compiti che verranno assegnati all’Ente.

Al termine dell’incontro la Cisl ha ribadito che se non verranno fornite risposte adeguate, attiverà tutte le forme di lotta possibili su tutto il territorio nazionale a tutela dei diritti e delle aspettative legittime dei lavoratori.

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